• Lorenzo Manenti
  • 1 new message - performance
A cura di:
  • Elisa Genna
  • Vittorio Urbani
Orarorio di San Ludovico:
  • Dorsoduro, 2552 (Calle dei Vecchi) - Venezia
  • Vaporetto n.6, 2, fermata San Basilio

Nuova Icona, in occasione del finissage della mostra personale di Lorenzo Manenti La dignità prima del pane presso gli spazi espositivi dell'oratorio di San Ludovico, è lieta di annunciare la performance 1new message.

Estratto dall'intervista rilasciata dalla'artista a Nuova Icona, novembre 2013:

“Questa performance è per me l'occasione per risolvere un lavoro la cui gestazione si sta rivelando molto complessa. Il centro di gravità di questo momento conclusivo non sarà la Primavera Araba, le sue speranze e le sue peculiarità ma la percezione che ne abbiamo dal nostro paese attraverso i media. In particolare ho svolto una mia personale analisi focalizzandomi sulla questione siriana. Il recente ritorno di fiamma della guerra in Siria su tutti i giornali e i tg per le migliaia di vittime dei gas chimici mi ha indignato: in Siria si combatte e muore da oltre due anni, si contano oltre 100.000 (CENTOMILA) vittime e milioni di sfollati, e i media se ne occupano solo nei momenti più eclatanti, probabilmente per mere esigenze di audience. Infatti dopo poche settimane la Siria è tornata di nuovo sotto silenzio, scomparsa! Eppure si combatte ancora quotidianamente... Da alcune settimane ho ripreso a compiere un piccolo gesto quotidiano: postare sul mio profilo Facebook video girati direttamente da chi la guerra la vive in diretta filmandola con il proprio cellulare. In Youtube se ne trovano migliaia. Non importa se a realizzarli siano militari fedeli al regime, ribelli con ancora l'ideale alto di una Siria democratica, bande di criminali organizzati o cittadini inermi: quello che mi importa è, nel mio piccolo, porre l'attenzione su quanto avviene ogni giorno laggiù mentre i leader e l'opinione pubblica occidentale sembra che abbiano messo il cuore in pace dopo la promessa di Assad di consegnare i gas chimici. I video spesso sono molto violenti, al limite della sopportazione, sono rozzi, di scarsa qualità ma è realtà in presa diretta, senza filtri, interpretazioni, tagli, aggiustamenti. A parte rarissimi casi la reazione dei miei "amici" in Facebook è di indifferenza totale. O almeno così la interpreto io. L'indifferenza sarà al centro della performance. Non svelo altro.”